
La carta da parati per una migliore igiene
La carta da parati ha ovviamente una funzione estetica, ma serve principalmente per l’igiene. Questo perché, quando noi respiriamo, creiamo una notevole quantità di vapore acqueo, basti guardare come si appannano quando c’è freddo i vetri delle auto.
Lo stesso vapore lo produciamo in casa, e questo si deposita sulle pareti dei locali; dove vi è umido nascono nuovi germi e batteri.
Il vetro è un elemento impermeabile e il vapore acqueo si condensa in gocciole poiché all’esterno c’è più freddo che all’interno. Anche la carta da parati è impermeabile, ma non c’è la differenza di temperatura dai due lati e quindi non c’è condensa, essendo a contatto con pareti decisamente calde.
I muri sono fatti di malta di cemento, il cemento contiene in sé dal 18 al 20% di sale, che il produttore aggiunge al clinker quando lo deve cuocere, perché gli fa risparmiare combustibile, ma aumentando così la capacità di trattenere l’umidità.
Nell’umidità proliferano germi e batteri, che sono causa di patologie alle alte vie respiratorie (come riniti, congiuntivite, irritazioni a naso, palato e gola), asma, tosse e difficoltà respiratorie.
L’allergia agli acari può provocare inoltre eczema atopico, arrossamenti ed eruzioni cutanee, prurito.
Le tinteggiature che utilizziamo sono permeabili e non lavabili, pertanto si inumidiscono, e lo sporco che si accumula a causa della polvere, lo vediamo dai “baffi” dei termosifoni, che non possiamo togliere.
Invece la carta da parati, in particolar modo quella vinilica, è impermeabile, pertanto le pareti non si inumidiscono, e possiamo mantenerla pulita lavandola.
Impediamo così l’assorbimento dell’umidità e l’accumulo dello sporco, con tutte le nefaste conseguenze descritte. Quindi, assicurandoci una migliore igiene, limitiamo la presenza di batteri, possibile causa di patologie.
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